“L’iniziativa strategica promossa dal governo cinese ‘One belt one road’ vedrà la realizzazione di numerose nuove infrastrutture, creando più ‘vie della seta’ che passeranno per il trasporto ferroviario, quello marittimo, nuovi centri urbani, reti elettriche: tutte azioni che necessariamente dovranno prevedere l’integrazione del mondo fisico con quello digitale”.
È quanto ha detto a Cyber Affairs Andrea Chiappetta, executive director della società di cyber security Aspisec, sentito a margine dell’incontro ‘La via della seta digitale’ tenutosi nell’ambito del Festival della diplomazia presso l’ambasciata cinese in Italia.
“I flussi di traffico, di merci, di capitali, di persone viaggeranno sulle infrastrutture fisiche, ma sono solo una parte del progetto che vede nell’area mediterranea un polo importante per l’attrazione di investimenti in infrastrutture, soprattutto per la logistica in entrata ed uscita. Tutto questo, se correttamente gestito in ottica di sistema tra pubblico e privato, potrebbe portare grossi vantaggi per l’economia europea: l’Italia dovrà dare il massimo per intercettare tutti questi flussi e puntare ad essere l’anello forte della ‘supply chain’ non solo dal punto di vista fisico, ma anche digitale”.
Per questo, rileva Chiappetta, “potrebbe essere utile istituire un tavolo di lavoro, composta anche da aziende private, che lavori di concerto con la presidenza del Consiglio dei ministri, il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e il livello comunitario – dando seguito al lavoro iniziato dal commissario europeo Violeta Bulc sulla piattaforma Eu-China avviato mesi fa -, e che funga da collettore delle esigenze ‘digitali’ degli operatori dei trasporti per puntare a definire i requisiti minimi di sicurezza informatica uniti alle opportunità della Digital Transformation”.
(fonte: Cyber Affairs)